Troppe conchiglie
appese al cielo
il mare nel mio ventre
un orizzonte nero
giorni a collane aperte
e notti
notti… notti…
Stride la cinghia
del freno
occhi e foglie cadenti
portali d’acciaio scuro
grappoli di giorni perduti
e notti
notti… notti…
Cielo terso e stelle
appoggiate alla mia ombra
cadute sulla mia spalla
distrattamente
come monili lucenti
giorni m’adornano la mente
e notti
notti… notti.