Qualche cassetto
di baci avanzati
(quasi nuovi).
Tre o quattro
scaffali di abbracci
(senza panna né cioccolata)
ancora caldi di strette
amorosamente amiche.
E ripiani interi
d’ogni tipo di carezza
(fresche come frutta
o verdura di stagione)
ancora vergini di pelle
da lambire con dolcezza.
Scatole e scatole
di passeggiate vuote
in riva al mare
(d’inverno quando è scuro
e fa sempre un po’ paura)
scarpe e suole nuove
ripiene di belle parole.
Una cassa di tavole
imbandite a due,
con candele arricciate
(consumate come scogli
levigati dal vento)
e cerini, cerini caldi
di passione
(che a contarli
saranno ben più
d’un milione)
E un po’ di me
di quel che non mi serve
(probabilmente il cuore
o la mente)
In cambio chiederei
(umilmente)
che m’insegnaste
ad amare…
amare veramente.