Delle mie parole
e perciò
dei miei pensieri
rimane
l’acuminata
aguzza lamina.
Pochi sorsi
e piedi di legno
a sostenere silenzi
i miei silenzi
fondi come notte
e sguardi
a stellate terse.
Lampioni
ci abbracciano
ci avvolgono
è lana di luci
sulla pelle
e sui baci.
I tuoi baci sferrano
mortali attacchi
alle mie sottili difese
simili a carta velo
esile il gioco
sottile il tuo piglio
avido e sincero.