I vetri
sanno riflettere bene
la luce l’ombra
nella magica forma
che li sostiene.
La notte aspettano
pazienti il giorno,
di giorno si sciolgono
s’addormentano
dormono e sognano.
L’animo
ben sa rispecchiare
negli occhi,
la luce o l’ombra
che non trattiene.
La notte aspetta
impaziente il giorno,
e giorno dopo giorno
notte dopo notte
l’attesa si stempra.
Si stempra
il tramonto dietro
i vetri e la notte
non è così buia.
S’ infrange il vetro
che separa la noia
e la paura, spezza
in due il pane
è un po’ di me
un po’ dell’odio
e dell’amore
che mi rimane.