Credo che la mia anima
sia bruciata in un secondo.
Così per disattenzione
lasciai un dì lo starter della vita
nella posizione minima,
ho camminato per il mondo
senza badare all’olezzo di zolfo o di carbone
alle parole vuote con cui m’adorno.
Spesso nel chiarore e nel rumore
m’arresto e m’addormento.
Stanco? non direi – per quel che faccio!
Mi trascinano i gesti, le auto, i camion…
Filo veloce su strade senza meta ne colore
ed é un tormento:
mani e piedi legati stretti con un legaccio
fermo immobile come Tut-Ank-Amon.